Arte urbana a Budapest: colori, storia ed emozioni!

Siete atterrati a Budapest, l’affascinante capitale ungherese? Quale modo migliore per conoscere la città e i suoi segreti, se non passeggiando tra le vie della capitale ungherese, perdersi tra i vicoli alla scoperta della sua arte urbana più incantevole?

Possiamo dirlo a gran voce, la città è un vero e proprio museo  a cielo aperto, grazie anche al progetto “FACADE REHAB PROJECT” il cui manifesto recita: “Prendetevi i palazzi, soprattutto quelli in rovina, e disegnate quello che volete”. Un’iniziativa che gli street artists, locali e non, hanno accolto con grande entusiasmo e partecipazione.

Scopriamo insieme allora quali sono le vie e i quartieri dove ammirare questi capolavori della sempre più nota cultura urbana.

Ma prima di partire per il nostro tour, iniziamo col dire che Budapest è suddivisa in distretti e che il Danubio la divide in due parti, tanto che per gli ungheresi esistono due piccole città Buda e Pest.

Il nostro viaggio virtuale tra i murales inizia proprio nel cuore pulsante di Pest, che rappresenta la parte più artistica della capitale nonché l’epicentro dell’innovazione gastronomica, famosa soprattutto per i suoi ruin pubs, dove è spesso possibile fare festa o ritrovarsi nel bel mezzo di rassegne letterarie, mostre o eventi esclusivi.

L’arte urbana di Kazinczy Street

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In Kazinczy Street 47 in prossimità del noto ruin pub Szimpla, appare imponente il coloratissimo murales intitolato “il grande Toro” dove vengono rappresentati cibi e bevande tipici ungheresi.

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In Kazinczy Street 45 troviamo un’altra interessante opera di street art firmata dagli artisti Richard Orosz e Szines Varos dal titolo “Budapest ain’t that small”, in italiano “Budapest non è poi così piccola“, a voler significare l’esistenza di altre località interessanti e meritevoli di una visita oltre la capitale.

I murales di Rumbach Sebestyén Street

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Nei pressi della Sinagoga di Budapest, in via Rumbach Sebestyén, un sontuoso ritratto dell’imperatrice Elisabetta ci dà il benvenuto nel quartiere che prende il nome da questa appartenente alla famiglia reale degli Asburgo. L’incredibile opera murale rappresenta un omaggio all’imperatrice, su cui non si può fare a meno di notare la scritta Erzsébetváros (la città di Elisabetta), nonché nome di questo quartiere. Questa zona è oggi un punto di riferimento per gli amanti della street art.

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Proseguendo su questa via, a pochi metri di distanza, ci troveremo di fronte alla rappresentazione di uno dei più famosi rompicapo mai inventati, il cubo di Rubik. Il conosciutissimo cubo è stato ideato da Erno Rubik nel 1974, il quale ci ricorda che per risolvere il rompicapo sono sufficienti 20 mosse e c’è sempre una soluzione, e non una sola.

La street art di Dob Street

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Proseguendo nel quartiere ebraico di Budapest, più precisamente in Dob street, non potrete fare a meno di notare l’esplosione di colori dell’opera “l’Angelo di Budapest”. Si tratta di un’opera di street art realizzata in onore del diplomatico spagnolo Angel Sans Briz, famoso per aver salvato migliaia di ebrei ungheresi dalla persecuzione nazista.

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All’angolo, al termine di Dob utca, precisamente al numero 48, troviamo un murales dipinto nel 2012 che, molto realisticamente, ritrae un negozio di frutta e verdura e una donna all’ingresso, in realtà la signora Zsuzsi dalla frutteria Lumen in piazza Klauzál.

La travolgente arte urbana di Neopaint

Budapest ha indubbiamente un talento: trasformare vecchi edifici fatiscenti in qualcosa di bello e affascinante. Mentre molti edifici hanno trovato una funzione, come i famosi pub che conosciamo e amiamo oggi, altrettanti nella città sono stati trasformati in opere d’arte grazie al Progetto di riabilitazione della facciata. Neopaint Works, un gruppo di artisti di strada e graffiti, sono stati determinanti in questa iniziativa, contribuendo a un certo numero di murales che possono essere ammirati dalla strada.

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Se sporgiamo la testa dentro la galleria di Gozsdu, troviamo l’unico murales di Neopaint dipinto su commissione, in occasione della giornata mondiale dei rifugiati del 2014. Il murales, voluto dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), ritrae una ragazza pakistana e vuole essere un richiamo per tutte quelle famiglie distrutte a causa della guerra.

Siete rimasti affascinati da queste opere di arte urbana a Budapest? Noi non vediamo l’ora di poter tornare a viaggiare e di poter passeggiare spensieratamente tra le vie delle capitali europee in cerca delle più colorate opere di street art!

Per prepararvi ai prossimi viaggi, noi di Mostrami vi suggeriamo di prendere spunto dai nostri articoli dedicati ai murales in molte città italiane ed europee! Fate un “salto” a scoprire la street art di Brighton e da lì, decollate alla volta di Berlino per conoscere l’arte urbana all’interno di un museo!!!

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